martedì 3 giugno 2014

Addio a Jasinia


Negli ultimi mesi, per questo o quel motivo, siamo ripetutamente tornati a Kőrösmező/Jasinia, il «villaggio russo-tedesco» alla sorgente del fiume Tisa, sotto il Passaggio dei Tartari che porta a Galizia. Prima abbiamo condiviso le scoperte del nostro tour dell’estate scorso, poi abbiamo ricordato quelli che «hanno perso la vita in una procedura d’immigrazione», o, guidati dal viaggiatore d’anteguerra Sándor Török, siamo saliti alla frontiera polacca, e poi abbiamo preso con lui un treno alla stazione di confine. Nel post di ieri, guardando in giro dalla collina della chiesa Strukovska, e decifrando lo strano messaggio in a bottiglia di una cartolina di cento anni, abbiamo penetrato nella storia travagliata di questa regione. Ora, dopo aver raccontato tutto ciò che ne avevamo da dire, lasciamo Kőrösmező per un po’, almeno fino a quando saremo in grado di condurre di nuovo una visita alla sorgente della Tisa Nera. Gli diciamo addio con le immagini malinconiche del blog fotografico ceco ajedna, che, proprio come gli scritti di Ivan Olbracht, bene attestano, con quanto amore e nostalgia vive questa regione anche nella memoria di un altro popolo.


Dunaio, Dunaio, canzone popolare rusino, registrato nel 2010


korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5 korosmezo5


korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6 korosmezo6


Nessun commento:

Posta un commento