La prima è più recente. Secondo fonti locali, è apparsa solo un paio di settimane fa, sul lato del Teatro Valle Occupato. La seconda è più logora, più vecchia, se la può già incontrare in reportaggi del maggio scorso sulla Piazza del Popolo. Manifesto stampato, incollato, sul modello agli stemmi sovietici, alla maniera del culto popolare dei santi sudamericano e dei santini pseudo-rivoluzionari. Ma perché in francese, alla periferia di Roma? Da chi e per che cosa? Come spettatori sensibili di crosstalks iconografici, stiamo aspettando le spiegazioni dei lettori più au courant.
sabato 22 febbraio 2014
Notre-Dame du socialisme
La prima è più recente. Secondo fonti locali, è apparsa solo un paio di settimane fa, sul lato del Teatro Valle Occupato. La seconda è più logora, più vecchia, se la può già incontrare in reportaggi del maggio scorso sulla Piazza del Popolo. Manifesto stampato, incollato, sul modello agli stemmi sovietici, alla maniera del culto popolare dei santi sudamericano e dei santini pseudo-rivoluzionari. Ma perché in francese, alla periferia di Roma? Da chi e per che cosa? Come spettatori sensibili di crosstalks iconografici, stiamo aspettando le spiegazioni dei lettori più au courant.
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