martedì 2 dicembre 2014

Cartoline rosa 7


Nome del mittente: Károly Timó, 1° Reggimento Reale di Fanteria
Indirizzo del mittente: 3a Compagnia Sostituto, 3° Plotone

Indirizzo: All’Egregia Signorina Antónia Zajác
3° distretto, via Kis Korona 52
Budapest



il 2 di dicembre
Caro figlio mio.
Sono appena tornato da Szt.Lőrinc, l’esercizio. Era piuttosto faticoso, perché ho anche portato l’armamento. Si è sentito che passeremo anche Natale qui, se non succede niente. Perché si riceve il grigio [uniforme] il 15. Come stai? Io mi sento bene, mi manca solo quel giu-spo. Lo conosci, no? Oggi volevo andare a casa, ma l’intero battaglione è vietato di uscire, perché ci sono arresti in caserma. Ma domenica ci andrò, se possibile. Nel caso contrario, si fa come l’abbiamo concordato la settimana scorsa, dunque vieni alle cinque, ma prima dai un’occhiata a noi.

Che cosa fa tua madre? Sta già bene?Non c’è più novità, quindi chiuso le mie righe.
Baci e abbracci dal tuo Károly amorevole.
Un saluto a tua madre, Veronika e Mariska
Stammi bene, tu ra-to.


Cartoline precedenti (indicate in grigio sulla carta):

Budapest, 28 novembre 1914
Budapest, 27 novembre 1914
Budapest, 18 novembre 1914
javascript:; • Budapest, 27 ottobre 1914
Debrecen, 25 settembre 1914
Szerencs, 28 agosto 1914
«Questo giorno è una festa!»
[Le notizie vaghe e infondate solo aumentano l’incertezza dei soldati. Se il 15 dicembre ricevono il grigio, cioè, l’uniforme di marcia al fronte, allora non ci sarà abbastanza tempo per andare prima di Natale. Oppure, al contrario, c’è tempo sufficiente per essere portati al fronte prima delle feste.

Pare che sul fronte del nord man mano si riesce di respingere l’esercito russo oltre il crinale dei Carpazi. Per questo stanno ancora in attesa nella caserma, anche se in grigio, e sperano in segreto che le compagnie sostituto, plotoni di marcia, compagnie di marcia, milizie territoriali, e altre unità indecifrabili per i civili, adestrate per riempire il Primo Reggimento Reale di Fanteria, resteranno a Budapest fino a Natale.

Dopo tanto tempo è difficile indovinare, che cosa vogliono dire quelle abbreviazioni vezzeggiative. Non lo proviamo nemmeno.


E infine una fotografia, anche questa dal fondo della scatola da scarpe. Rappresenta le persone menzionate nel saluto alla fine della cartolina: a sinistra, la madre sempre malata, a destra, Antónia (Janka). Le due ragazze in mezzo sono Mariska e Veronika (o viceversa?)]

Cartolina successiva: 11 dicembre 1914

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