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Una ricerca per «Ungheria» nel database produce una sola foto. La sua didascalia originale non è sopravvisuta, ma sul consiglio dell’ingegnere elettrico Paul Cooper e dell’esperto militare di politica esterna Martin Chadzynski i bibliotecari l’hanno provvista con questo titolo: «Alternatori prodotti a Budapest, Ungheria, nella sala di produzione di energia di una centrale idroelettrica a Iolotan, sul fiume Murghab (tra il 1905 e il 1915)».
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Questa foto nel catalgo della Library of Congress è il risultato della ricostruzione automatica del 2004 di Blaise Agüeras y Arcas. L’altra versione è la ricostruzione fatta a mano nel 2001 da Walter Frankhausen.
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Prokudin-Gorskij visitò la regione due volte, prima nel 1906-1907, poi nel 1911. Dal distretto di Merv abbiamo 68 delle sue fotografie: oltre alle rovine dell’antica città di Merv e le foto etnografiche dei pastori turkmeni, sono soprattutto le immagini delle terre e degli impianti di cotone, e della centrale idroelettrica. Quest’ulteriore, che lui ovviamente poteva fotografare solo durante la spedizione del 1911, figura in sei foto nella Library of Congress. Dal momento che l’album di registrazione composto dopo la spedizione non è sopravvissuto, il catalogo della Library of Congress non localizza la maggioranza di queste foto. Esse sono state identificate dal progetto internazionale «The Legacy of Prokudin-Gorsky».
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Nell’Ungheria dell’epoca solo la Fabbrica Ganz era in grado di produrre un alternatore tanto potente. L’azienda fu fondata nel 1845 dallo svizzero Abraham Ganz come una fonderia di ferro e fabbrica di macchine, la cui costruzione originale a Buda funziona dal 1964 come museo. Nel 1869 il suo successore, András Mechwart ampliò l’azienda con un reparto elettrico, e ne fece un’impresa di fama mondiale, uno dei più grandi gruppi di imprese della monarchia austro-ungarica. La Ganz & Co. Danubius Electric, Machine, Wagon and Ship Factory, Ltd. fornì macchine per tutta l’Europa e l’Asia. A Odessa anch’io ho visto vecchie gru navali prodotte da loro. Dopo la guerra l’azienda fu nazionalizzata, e nel 1959 si fuse con la vicina fabbrica di locomotive e vagoni sotto il nome Ganz-MÁVAG.
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Però la centrale idroelettrica di Hindukush a Joloten non è stato scosso dal cambio di regime. Lavora ininterrottamente da più di un secolo con il suo equipaggiamento originale, di cui nel 2011, appena cento anni dopo le foto di Prokudin-Gorskij, tinmekun ha pubblicato una serie di foto su yandex.ru. È ovvio, che nulla è cambiato nella sala macchine. Le stesse piastrelle, la stessa divisione delle finestre, gli stessi macchinari, le stesse luci abbaglianti sul pavimento. E anche la placca in ottone ha la stessa scritta come cento anni fa.
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Tra l’altro, l’importazione delle attrezzature occidentali più moderne dall’Occidente non era una rarità nella Russia zarista. In un’altra foto di Prokudin-Gorskij vediamo una segatrice nella carpenteria della ferriera di Zlatoust, la quale fu prodotta, secondo la sua placca in ottone,
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Dell’altra foto di Prokudin-Gorskij connessa con l’Ungheria scriveremo in un altro post.
IDENTICA IDENTICA ALLA C.LE DI ISORELLA, IN PROVINCIA DI CUNEO!!!
RispondiEliminaNon mi puoi mandare una foto?
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