giovedì 2 aprile 2015

Tra rito e teatro: la berikaoba

Keenoba/berikaoba, organizzata tradizionalmente nella prima giornata della Settimana Santa, nella città di Suram. Cartolina dall’inizio del secolo dalla Georgia

Durante il viaggio compiuto nel mese di febbraio in Georgia, la macchina dei due esploratori di río Wang fu fermato ad un certo punto del loro percorso in Kakheti, nelle vicinanze del fiume Alazani, da delle strane figure con abiti e maschere variopinti. Si trattava di alcuni figuranti che mettevano in scena una delle più famose ed antiche tradizioni popolari georgiane: la berikaoba (ბერიკაობა).

toll toll toll toll toll toll toll toll toll toll toll

Il nome deriva dalla radice kartvelica ber (ბერ), che significa «bambino», e direttamente da berika (ბერიკა), il termine per un attore del georgiano masque teatro popolare, e -oba (ობა), a suffisso che significa «azione». Si tratta di una forma teatrale, caratterizzata dalle maschere e dall’improvvisazione. La sua genesi risale alle festività agresti della fertilità, della rinascita, ed al culto degli dei pagani Kviria e Telef. Le scene e i temi berikaoba vanno da quelli di esplicitamente erotica natura di satira politica e di protesta sociale.

Tradizione simile, keenoba (ყეენობა, da «khan»), satira sugli invasori stranieri in Georgia, e sulla burocrazia imperiale russa, tematiche che godevano di particolare popolarità nella Tbilisi di fine Ottocento.

Keenoba nella Meidan di Tbilisi. Dal Летопись Грузии (Выпуск 1), ed. di B. Esadze, 1913

Lado Gudiashvili: Keenoba, 1937, nella stessa Meidan

berikaoba berikaoba berikaoba berikaoba berikaoba
Rappresentazioni di keenoba del pittore naivo armeno della vecchia Tbilisi, Vagharshak Elibekyan

Keenoba all’inizio del Novecento a Tbilisi, in viale Golovin (oggi Rustaveli)

Alla base del lavoro degli artisti della berikaoba, detti berikas, vi sono giochi (di cui un centinaio sono giunti a noi in forma scritta) che sono stati sviluppati nel corso di molte generazioni. Le prestazioni berikaoba erano anticlericali e contro servitù della gleba. Le maschere tipiche della berikaoba, sono uno sposo, sposa, un sensale, un giudice, un medico, un sacerdote, un maiale, una capra, un orso, e così via.

«Mediante il processo stesso della performance, ciò che in condizioni normali è sigillato ermeticamente, inaccessibile all’osservazione e al ragionamento quotidiani, sepolto nelle profondità della vita socioculturale, è tratto alla luce: Dilthey usa il termine Ausdruck, ‘espressione’, da ausdrücken, letteralmente ‘premere o spremere fuori’. […] Un’esperienza vissuta è già in se stessa un processo che ‘preme fuori’ verso un’ ‘espressione’ che la completi.» (Turner * 1986:36)

Il travestirsi permette di avventurarsi in quel gioco delle identità, che indaga, proprio attraverso il costume, la possibilità di indossare non una, ma più identità.

gudiashvili gudiashvili gudiashvili
Lado Gudiashvili: Illustrazioni al libro Berikaoba di D. Rukhadze, 1966




Berikaoba vede la presenza di numerosi attori, esclusivamente maschi. La maggior parte utilizza maschere che rappresentano figure animali. I costumi e le maschere della berikaoba vengono prodotti e realizzati con pelle animale. Vengono utilizzati anche teschi di animali, le code, le piume, le corna, zucche. A questi, si aggiungono, come decorazioni nastri e campanelli, per aumentare l’impatto visivo della scena. La festa inizia con la riunione degli abitanti del villaggio che scelgono fra di loro gli attori. La processione dei berikas – accompagnata dal suono di cornamuse, chiamate stviri (სტვირი) – si sposta da porta a porta per raccogliere il vino, il miele, la farina, la carne e altri viveri offerti dai padroni di casa. I personaggi principali del corteo sono una «sposa» chiamata Kekela (კეკელა) e uno sposo che, dopo una serie di tentativi, persuade Kekela a sposarla. Il matrimonio viene interrotto da un «tataro», chiaro riferimento ai secoli di invasioni subite dalla Georgia, da parte dei ben più potenti vicini musulmani. Lo sposo viene ucciso e i gli invitati cercano di consolare Kekela, facendo promessa di trovarle un marito migliore. Intanto i berikas cercano di resuscitare lo sposo con l’aiuto di acqua curativa, erbe e minerali, la notizia del rapimento di Kekela si diffonde. I medicamenti hanno effetto e riescono a riportare lo sposo in vita. Egli insegue i rapitori e consola la sua sposa. Lo spettacolo si conclude con una festa lunga, la tradizionale supra.

Attori tradizionali di keenoba/berikaoba. Foto di A. Ajvazov, 1890, di qui

Anche Principe Ilia Chavchavadze, il «padre fondatore» della Georgia moderna, partecipò a una keenoba nel 1894.

Descrizioni accurate della berikaoba si trovano in opere letterarie del XVII secolo. Spettacoli Berikaoba si tengono per la Pasqua, durante le altre feste religiose, in occasione di matrimoni, e così via. L’unica regola di questa festività, riguarda i ruoli, tutti interpretati da uomini. Le canzoni e le melodie eseguite durante i giochi berikaoba vengono chiamati berikuli (ბერიკული). Questa tradizione durò sino alla fine del XIX secolo.

Nonostante questo, come hanno potuto scoprire i nostri due esploratori, la tradizione ancora si mantiene tra la gente, specie tra i ragazzi, in una continua ricerca di quel «tempo altro», di una nuova identità, o più semplicemente in una forma di divertimento.

Scena di berikaoba medievale nella fortezza di Gremi, da un vecchio film georgiano. Per la berikaoba come costume contemporaneo, si veda questo video.

Nessun commento:

Posta un commento