martedì 21 aprile 2015

Pasqua nel cimitero


Pasqua a Leopoli non è solo la festa dei vivi, ma anche dei morti. Come in altre regioni ortodosse, a questo tempo le famiglie visitano le tombe dei loro cari, pregano insieme, e mangiano il cibo benedetto nel giorno precedente.

Il cimitero Łyczakowski è il più antico cimitero conservato di Leopoli. Aperto nel 1788, dopo che Giuseppe II chiuse i cimiteri all’interno delle mura della città, fu sempre considerato un panteone polacco. Qui giaciono molti artisti, scienziati e aristocratici polacchi, e i martiri delle rivolte del 1830-1831 e 1863. E nell’angolo sud-est del cimitero, in una parcella a parte, gli «aquilotti» che difesero Leopoli contro l’esercito indipendente ucraino durante la guerra civile ucraino-polacca, mentre l’esercito polacco diretto da Piłsudski respinse l’Armata Rossa di Budennij e Stalin da Varsavia. Nel cimitero degli eroi, costruito nel 1924, nomi di ragazzi e ragazze si leggono sulle croci bianche che si susseguono in lunghe file. Nessuno di loro aveva più di vent’anni. A Pasqua nessuno viene qui, ma i fiori freschi e le bandiere polacche parlano di visite frequenti.

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Dopo l’espulsione dei polacchi da Leopoli nel 1945, il cimitero degli eroi cominciò di decadere. I monumenti furono abbattuti, e la maggior parte delle tombe distrutte con carri armati. Solo nel 2005, dopo il fermo sostegno della Polonia alla «rivoluzione arancione» dell’Ucraina ricevette il governo polacco permesso a restaurare la necropoli. Nel frattempo anche gli ucraini fondarono il loro cimitero degli eroi nell’immediata vicinanza di quello polacco. Al suo punto più alto l’Arcangeo Michele sta in cima a una colonna alta con la spada sguainata, mentre nel cimitero i monumenti e le tombe reali o simboliche dell’esercito ucraino indipendente del 1918, dell’ucraina divisione SS Galichina, dell’esercito nazionale di Bandera, e dei partigiani ucraini in lotta contro gli invasori sovietici fino al 1955, si trovano uno accanto all’altro. Le loro tombe si inghirlandano durante tutto l’anno non solo dai membri delle famiglie, ma anche dall’esercito ucraino, dai scout e dalle associazioni patriottiche.

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Nell’anno scorso una nuova, terza parcella si è aperta nel cimitero degli eroi, che è ora la parte in più rapida crescita del cimitero Łyczakowski. Qui si seppelliscono i giovani soldati caduti per la difesa dei confini orientali del paese. Le corone sono ancora fresche sulla maggior parte delle tombe. Domenica di Pasqua ci sono visitatori a quasi ogni tomba, la famiglia, gli amici, molti in uniforme militare, alcuni visitano anche due o tre tombe. Sono già oltre la prima scossa, eseguono meccanicamente, con occhi asciutti i rituali della visita della tomba. Non parlano, nemmeno mangiano, solo pongono sulla tomba dal cestino di Pasqua che hanno portato con sé un panino di Pasqua, un’uova tagliata a metà, un dolce a forma di agnello.

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