mercoledì 30 marzo 2016

Sabato Santo in Sardegna


Il Sabato Santo, il tempo si ferma in Sardegna, come il pallone da calcio nell’aria. Nella valle di Ogliastra, nelle cittadine di Gàiro, Ulassai, Osini, dalla Deposizione dalla Croce il venerdì sera fino alla messa della Risurrezione di domenica mattina, le chiese sono vuote, le strade deserte, solo qualche vecchia passa con un orcio di acqua dal pozzo pubblico. Una pesante, sonnolenta luce di sole scorre lungo il lato della valle, si mescola al profumo dell’erba fresco verde, del rosmarino e del timo selvatico, lucertole e vecchi uomini si crogiolano in essa. Se nel tardo pomeriggio le nuvole non si alzassero in volo dal mare per tirar la tenda davanti al sole, come il lenzuolo viola davanti ai crocifissi denudati nei santuari, questo giorno non avrebbe fine mai.


A fizzu meu so coro (Il cuore al figlio mio). Canto religioso della Barbagia nell’adattamento della grande cantatrice sarda Maria Carta, 1984

sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato sabato

Nessun commento:

Posta un commento