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Il vecchio centro di Pune si divide in peths, il vecchio termine marathi significa un piccolo quartiere. Uno di loro, il peth Kasba risale al 14° secolo, il resto fu fondato dal 17° al 19° secolo, sotto il dominio maratha e peshwa. Sette sono chiamati dai nomi maratha dei giorni della settimana. In quei peths i commercianti e artigiani tenevano il mercato settimanale al giorno omonimo del loro peth.
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Al giorno d’oggi i peths hanno mercato ogni giorno, come in tutte le città dell’Asia del sud. In gennaio fa secco e relativamente fresco. È un buon periodo per fare un sacco di camminare, guardando nei cortili, e raccogliendo impressioni. Per una pausa si può sedere a una bancarella di cibo e prendere un piccolo tè speziato, fortemente zuccherato. Alla fine della giornata, quando le scarpe sono ricoperte di polvere, e le narici pieni di gas di scarico, si ferma un risciò, e mentre si naviga tramite il resto della città, si pensa, sì, ci torno sicuramente anche domani, c’è tanto che non ho ancora visto.
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