mercoledì 31 dicembre 2014

Corvi

L’inverno è plumbeo, il sole è oscurato da dense nubi lattiginose. La giornata è breve, appena un battito di palpebra celeste. La vita si restringe, si volge verso l’interno, s’inviluppa in se stessa, rinsecchita da un freddo spaventoso, senza amore.

Quando ci troviamo al fine anno, ci chiediamo se abbiamo succhiato tutta la dolcezza di ogni giorno, se abbiamo trovato abbastanza momenti degni del nostro album personale? Be’, forse di tali momenti non si può mai trovare abbastanza.

I freddi venti d’inverno e la voce rauca dei corvi che si raccolgono, portano a portata d’orecchio l’agonia dell’anno che passa. Ma non importa, quanti frutti maturi ne abbiamo raccolto, un anno più giovane, più ansioso aspetta oltre la soglia, pieno di possibilità che non possiamo prevedere.


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