lunedì 27 ottobre 2014

Cartoline rosa 3


Indirizzo: All’Egregia Signorina Antónia Zajác
3° distretto, via Kis Korona 52
Budapest



[27 ottobre 1914]

Mia cara Janka
Sto scrivendo a lume di candela queste poche righe, che desidero che ti trovassero nel migliore stato d’animo. Sarà un po’ strano abituarsi a questo, ma sarà abbastanza facile. Qui c’è un gran casino. Il mio sergente è un uomo molto fine. E la nostra compagnia è tutta composta da ragazzi di Pest. Il mio letto è un po’ duro, ma non importa. Chissà possa andare a casa prima di domenica. Ora dobbiamo allinearci. Dio ti benedica finché ci vediamo di nuovo, e ora addio. Molti baci dal tuo ebreo.
Károly

Stammi buona… già sai che cosa voglio di dire.
Per il resto, chiederlo a casa!



Cartoline precedenti (indicatin in grigio sulla carta):

Debrecen, 25 settembre 1914
Szerencs, 28 agosto 1914
[Il recupero era veloce, la ferita al braccio destro si è guarito rapidamente. La pausa di una settimana fra le lettere, così come le parole carignose lucenti dietro il breve testo suggerisccono, che probabilmente sono riusciti a incontrarsi più volte durante questo periodo. La cartolina, l’esercizio e le preparazioni si svolgono in condizioni caotiche e irregolari, nella caserma di fanteria Francesco Giuseppe, in via Üllői. Károly si trova nella seconda ondata dedicata a ricostituire lo stock umano del fronte, è arruolato in una compagnia di «volontari».

La guerra costantemente richiede nuove forniture. Le battaglie lungo il fiume San portano molti sacrifici e pochi successi a tutt’e due parti opposte. Ogni passo sulle creste dei Carpazi è una potenziale minaccia di invasione nemica. La protezione dei passi di Dukla, Uzsok, Verecke, Toronya e Tatar/Jablonka, e il tener lontano i russi e cosacchi dall’invasione dell’Ungheria intorno a Maramureș rhichiede la mobilizzazione di sempre più truppe. Praticamente ogni uomo operativo è arruolato. In queste condizioni, la ferita di chi scrive significa solo una veloce dichiarazione di guarigione e un breve periodo di addestramento, e poi sarà restituito al teatro di guerra al più presto possibile.

La lettera si intreccia con il sogno perpetuo dei soldati. Un solo momento è sufficiente per dimenticare l’assillo continuo, e i pensieri stanno già di nuovo attorno al partire e andare a casa.]

Contro i russi • Anche l’Asia comincia di lottare! • Battaglie attorno a Máramarossziget/Sighetu Marmației • La lotta comincia nella Galizia


Cartolina ungherese: «La morte di un cosacco in Maramureș»

Cartolina successiva: 18 novembre 1914

lunedì 13 ottobre 2014

Aliens

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domenica 12 ottobre 2014

Autunno



Warren Ellis, Three Pieces for Violin

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sabato 11 ottobre 2014

Isole


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mercoledì 1 ottobre 2014

Sotto Vyšehrad


Inizio d’autunno, il cielo è grigio, ma il pomeriggio è ancora caldo, e le strade laterali sono tranquille. Mi ritrovo sotto Vyšehrad, il secondo castello di Praga, che signoreggia su una roccia sopra il luogo dove il torrente Botič si unisce al fiume Moldava.

Cammino lento sul lungofiume, sono per lo più da solo, salvo per i cigni affamati che nuotano avidamente verso di me, apparentemente nella speranza di qualche cibo. Ma non ho nulla da dare, ho solo la mia macchina fotografica.


vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad vysehrad

(tajemství = mistero)