Negli ultimi mesi è diventato sempre più tangibile che nell’Ucraina un’era si è conclusa. Questo è diventato definitivo con l’ultima tragedia di Odessa. Il socialismo prolongato, il ritardo di venti anni per diventare adulto, che questa eterna confine di terra ha dormito sopra, mentre non è diventata né Est, né Ovest, e ora si risveglia a quello che l’Est e l’Ovest hanno già deciso separatamente su di lei, come tante volte nel corso della storia. Un mondo irrigidito in sogno, anacronistico e surreale, eppure accattivante. Sono grato che almeno nei suoi ultimi anni mi è stato permesso di vedere qualcosa d’esso, e di mostrarlo anche ad altri.
martedì 6 maggio 2014
Odessa
Negli ultimi mesi è diventato sempre più tangibile che nell’Ucraina un’era si è conclusa. Questo è diventato definitivo con l’ultima tragedia di Odessa. Il socialismo prolongato, il ritardo di venti anni per diventare adulto, che questa eterna confine di terra ha dormito sopra, mentre non è diventata né Est, né Ovest, e ora si risveglia a quello che l’Est e l’Ovest hanno già deciso separatamente su di lei, come tante volte nel corso della storia. Un mondo irrigidito in sogno, anacronistico e surreale, eppure accattivante. Sono grato che almeno nei suoi ultimi anni mi è stato permesso di vedere qualcosa d’esso, e di mostrarlo anche ad altri.
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